L’Unione Donne Cattoliche

L’Unione Donne Cattoliche (1908)

Il pionieristico mondo femminile cattolico, nel corso di una difficile fase storica, segna la fondazione nel 1908 dell’Unione fra le Donne Cattoliche d’Italia ad opera di Maria Cristina Giustiniani Bandini.

Nel 1918 si decide di costituiire una sezione dedicata alle socie giovani da cui nascerà la Gioventù Femminile.

Nel 1926, assume la cura dei fanciulli raggruppati nella Associazione dei Fanciulli Cattolici d’Italia.

Maturato già alla fine del secolo XiX, crebbe nel contesto dell’intero movimento femminile in Italia.

Si confrontavano da una parte coloro che si allineavano sulle comuni rivendicazioni femministe (parità di salario, condizioni di lavoro, tutela della maternità), chi cercava di esprimere esigenze proprie del mondo cattoliche e infine chi considerava indispensabile rafforzare l’identità religiosa delle donne più che le loro rivendicazioni sociali.

Adelaide Coari aveva fondato a Milano (1902) un primo interessante esperimento, il “Fascio femminile” all’interno dell’Opera dei Congressi. Le sue erano idee decisamente innovativa, orientata sul sociale, che facevano presa sulle operaie e sulle contadine.

Su posizioni più conservatrici era il movimento femminile che si sviluppò a Roma. In polemica col femminismo, pervaso da forti spinte anticlericali, si batteva per gli ideali legati alla tradizionale visione cristiana della donna. La sua azione, se rassicurava il Papa, coinvolse per lo più donne dell’aristocrazia come la stessa Maria C. Giustiniani Bandini.