Le elezioni del 18 aprile 1948

Le elezioni del 18 aprile 1948

Le elezioni per la Costituente del ’46 e quelle politiche per il primo Parlamento del 18 aprile 1948, furono caratterizzate da un marcato intervento della Chiesa e delle sue organizzazioni sul terreno politico.

Tutto il mondo cattolico venne mobilitato e la capillare struttura organizzativa dell’AC e di altre associazioni divenne supporto all’azione dei “Comitati Civici” per sensibilizzare gli elettori sull’importanza del voto e per calamitare il consenso intorno al partito della Democrazia Cristiana.

I Comitati Civici perderanno a poco a poco di significato fino a quando il Concilio Vaticano II porterà un profondo ripensamento sul ruolo dei cattolici nella società.

Con la scelta religiosa, si ridefiniranno anche i rapporti tra AC e politica.

Artefice di quella scelta è stato Vittorio Bachelet, assieme a mons. Franco Costa.

Prima del Concilio l'AC era chiamata a coordinare tutte le iniziative e le opere che ruotavano attorno alla Chiesa e al mondo cattolico di stampo sia educativo che sociale e politico. Questo aveva portato sia a una forte espansione ma anche a una dispersione di forze e a un annacquamento delle motivazioni. Ispira lo Statuto del 1969 che ha sancito il rinnovamento dell'Associazione e la fine del collateralismo a partire dall'idea base del Concilio: tutta la Chiesa è immersa nella storia perché il mondo sia immerso nel mistero di Gesù.

Vittorio Bachelet
Vittorio Bachelet

La scelta religiosa è il modo di essere dell'associazione, responsabilmente, laici nella Chiesa e cristiani nella società"; persone che, fedeli alla propria vocazione laicale, vogliono vivere in pienezza la loro identità di membri della Chiesa e della società, di cittadini allo stesso tempo della città di Dio e della città dell'uomo.

Essa perciò, non giustifica il disimpegno o la disattenzione alla storia ma motiva l'impegno sociale e politico.

Si realizza nell'educazione delle coscienze al discernimento, attraverso adeguati itinerari formativi (spirituali, catechetici ed etico-culturali).

I Comitati Civici si costituirono nel febbraio del 1948, nell’imminenza delle elezioni del 18 aprile, quali strumento attraverso cui far passare l’azione politica del mondo cattolico.

Erano formalmente distinti dall’Azione Cattolica, ma di fatto espressero l’impegno di molti aderenti nella campagna elettorale. Nati all’insegna della provvisorietà per operare in quel momento “straordinario”, diventarono permanenti e la loro attività, orientata per lo più in senso anticomunista e nello stesso tempo di pressione verso la Dc, proseguì fino alla fine degli anni sessanta.