La Riorganizzazione

La riorganizzazione (1946)

Gli sconvolgimenti umani, sociali e politici culminati nella guerra, segnarono l’inizio di una nuova era nella comunità ecclesiale e civile in Italia.

Anche l’AC esce dall’emergenza e lo fa attraverso una nuova riforma (il nuovo Statuto viene emanato l’11 ottobre 1946 dopo due anni di preparazione) che riconfigura la propria struttura senza più tenere conto dei vincoli che si erano venuti a creare durante il fascismo.

Si ripristano gli organi di direzione, rinascono le Giunte diocesane e le Giunte parrocchiali (che prima si chiamavano Consigli), si ritrovano i laici nella direzione dei vari organismi.

Si stabilisce che “l’ACI si compone di Associazioni nazionali, le quali si distinguono o per sesso e per età (a base nazionale, diocesana e parrocchiale)”:

  • l’Unione Uomini,
  • la Gioventù Maschile (GIAC)

o per categoria (a base nazionale e diocesana):

  • il Movimento Maestri


Ecco la composizione della nuova Giunta Centrale:

  • Vittorino Veronese, presidente
  • Maria Rimoldi, presidente dell’Unione Donne
  • Carmela Rossi, presidente della GF
  • Alfredo Carlo Moro e Piera Lado, presidenti della Fuci
  • Giovanni Battista Scaglia, presidente del Movimento Laureati
  • Corrado Corghi, presidente del Movimento Maestri