La Riforma di Pio XI

La riforma di Pio XI (1923)

Il nuovo pontefice Pio XI (1922-1939) promuove subito una riforma di grande importanza tale da determinare per molti anni la struttura dell’associazione. Per l’A.C. è questo il momento fondamentale di un ripensamento delle sue linee generali.

Papa Pio XI
Papa Pio XI

La lettera di Pio XI di approvazione dei nuovi statuti è datata 2 ottobre 1923. Un’anno prima aveva incaricato il segretario di Stato, Card. Gasparri, di mettere in moto la procedura di riforma dell’intera AC, sottoponendo al giudizio dei vescovi uno schema elaborato da una apposita commissione.

L’AC dopo anni di esistenza, dopo aver più volte messo a fuoco le proprie strutture organizzative, si trova matura per una revisione organica.
Inizia un approfondimento magisteriale e teologico della natura dell’AC, si pongono le basi organizzative più idonee per quella che sarà un’associazione di massa più che un semplice raccordo, una federazione, che raccoglie realtà talvolta differenti e multiformi.

Pio XI promuove un contatto molto intenso, quotidiano, tra AC e Papa. Inoltre Pio XI la diffonde a livello internazionale, con una serie di iniziative sia in Europa che nei paesi di Missione.

Con il nuovo statuto l’Unione Popolare cessa di esistere e i suoi soci passano a sei organizzazioni nazionali simmetriche che formano l’AC, di cui tre maschili:

1. la Società della Gioventù Cattolica Italiana (SGCI)

2. la Federazione Italiana Uomini Cattolici (FIUC)

3. la Federazione Universitaria Cattolica Italiana (FUCI) e tre femminili (raccolte nella Unione Faemminile Cattolica Italiana -UFCI-):

4. l’Unione fra le Donne Cattoliche (UDCI)

5. la Gioventù Femminile Cattolica Italiana (GFCI)

6. le Universitarie Cattoliche Italiane (FUCI femminile).

Un nuovo organismo, la Giunta Centrale, assume la funzione di propulsore e coordinamento. A livello locale si affiancano le Giunte diocesane e i Consigli parrocchiali. I presidenti sono nominati dai vescovi, quelli centrali dallo stesso papa..

La nuova Giunta Centrale venne così composta:

  • Luigi Colombo, presidente della Giunta Centrale
  • Augusto Ciriaci, presidente dell’Unione Uomini di Ac
  • Camillo Corsanego, presidente della Società della Gioventù Cattolica
  • Nello Palmieri, presidente del settore maschile della FUCI

Unione Femminile:

  • Emma Lombardi-Vallauri, presidente dell’Unione Donne
  • Maria Carena, presidente del settore femminile della FUCI